Fuori Uso Official Website
Fuori Uso Hell Is Better Than All Cover
Artist: Fuori Uso
Location: Bergamo, Italy
Line-up: Holly (vocals), Van Toxic (guitar), Lucky (bass), TNT (drums)
Album: Hell Is Better Than All
Label & Pubblication Year: Toxic Records, 2003
Tracklist: Big shot Tokyo / Dancin’ in my fire / Goin’fast / The ritual (Hell is better than all) / Sticky man / No rock zone
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I bergamaschi Fuori Uso, nati attorno al 1995, giungono con questo 6 tracks cd alla prova del fuoco. Ed i ragazzi con il fuoco oramai ci scherzano, hanno imparato a danzarci in mezzo senza scottarsi, e possono dirci senza problemi che l’inferno è il miglior luogo ove praticare questo temerario “sport”. Ce lo dimostrano con 6 songs eterogenee che mettono sempre in mostra un songwriting maturo, ed un sound che riesce ad essere originale traendo, nella maggior parte dei casi, spunto sia dalla vecchia scena 80’s Glam di Motley Crue, L.A.Guns, etc., che dallo scan-rock più attuale di Backyard Babies, amalgamando il tutto tramite una produzione e sonorità hard rock non troppo distanti da quelle dei sottovalutati Pink Cream 69 del buon “Elecrified”(’98). I Fuori Uso sono riusciti, grazie ad una vasta gamma di influenze più o meno marcate, nella dura impresa di creare un certo “trademark” sonoro che li rende facilmente distinguibili e difficilmente etichettabili! Il loro conturbante hard’n’heavy: si tinge per lo più di lampi glam’n’fun ma anche di parti dominate da un riffing “pesante”e squadrato a volte dal mood quasi oscuro. Fatto sta che la opener “Big shot Tokyo”, gironzolava sul mio lettore da mesi grazie ad un “advance” cd ed ovviamente non ci poteva essere modo migliore per fare decollare “Hell is better than all”! Tuttora rimane la mia fav song, grazie al suo ritmo sostenuto, ad un dannato e cantabilissimo refrain e all’incursione solista a cura Van Toxic che impreziosisce il tutto grazie ad una verve melodica davvero ottima. Probabilmente si tratta della song dove le influenze Backyard Babies sono più visibili ed esplicite. “Dancin’ in my fire” ha una breve e tetra apertura che viene spezzata da un improvviso assalto sonoro: una song che vede, nel suo sviluppo, materializzarsi un ipotetico incontro tra l’ultimo Ozzy Osbourne solista e i Pink Cream 69. “Goin’ fast” si apre in maniera sofferta per vedere il suo punto di forza nel continuo crescendo elettrico e nella stupenda linea melodica sulla quale poggia l’operato di Holly e di Van Toxic, davvero in grande spolvero! Con sorpresa “The ritual” è un mid tempo spaccaossa che si avvale di un riffing molto pesante di matrice Black Sabbath/Zakk Wylde. “Sticky man” apre con tinte elettroniche ed è la song dove si possono apprezzare alcune contaminazioni dell’Alice Cooper più modernista. Da sottolineare il prezioso lavoro di chitarra sempre ad opera di Van Toxic, con il suo riffing martellante e le divagazioni soliste sempre tremendamente melodiche e d’impatto. Si chiude con la ciliegina sulla torta e la sparata “No Rock Zone” nella quale gli L.A.Guns delle song più tirate quali “Psycopathic eyes” o “I’m the one” (tratte rispettivamente da “Waking the dead” del 2002 e “Vicious circle” del 1995) vengono rivisti e attualizzati tramite l’ottica e le sonorità made in Fuori Uso. Ottimo il lavoro di confezionamento: libretto professionale riportante i testi delle songs e un gran bel artwork dal “gran bel vedere”, riassaporando la cover del primo omonimo Buckcherry (per la serie w la “gnocca”!). Il cd contiene anche il video di “Dancin’ in my fire” (che nonostante il low budget è registrato e prodotto ottimamente), dove potrete vedere i nostri praticare il loro “sport” preferito! Buttate via le etichette ed aprite le vostre menti prima di andare in “Fuori Uso”.

Recensione Realizzata da Bruno Rossi.
Vote: 8